Stupire con poca fatica: pasta al pesto di pistacchi e gamberoni!


Le promesse sono fatte per non essere mantenute… Non ricordo dove ho sentito questa frase, ma, almeno limitatamente a questo blog, purtroppo sento che ahimè mi rappresenta! Mi ero ripromessa di pubblicare almeno un post a settimana, ma è già passato più di un mese dall’ultima volta che mi sono fatta sentire. A mia discolpa, posso dire che i miei pochi momenti liberi spesso non coincidono con le altrettanto rare occasioni in cui posso usufruire di una connessione decente! Ma non voglio cercare scuse. Questo blog è nato anche come quaderno di appunti per le mie ricette e troppo spesso mi ritrovo a cercare di ricordare quali erano gli ingredienti per quella torta che tanto mi era piaciuta… Quindi bando alle ciance: è ora di rimettersi in carreggiata!

Le vacanze di Natale sono state per me un piacevole momento di pausa per sperimentare in cucina. Quella di cui vi parlerò è una ricetta che ho provato più volte, ma che non sempre mi ha entusiasmato perché non riuscivo a trovare l’equilibrio di sapori che cercavo. Ora che finalmente sono arrivata ad un risultato soddisfacente, appunto qui, per me e anche per chi mi segue, gli ingredienti e le giuste dosi per ottenere un piatto molto sfizioso con poca fatica. Questo infatti è il classico piatto che permette di fare un figurone con gli ospiti, senza dover a tutti i costi passare mezza giornata sui fornelli! Ecco quindi la mia pasta con pesto di pistacchi e gamberoni!

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Pasta con pesto di pistacchi e gamberoni

Per preparare 4 porzioni:
360 grammi di pasta di grano duro di Gragnano (nella mia ricetta, qui fotografata, ho usato le Casarecce Garofalo)
100 grammi di pistacchi (pesati prima di essere sgusciati)
20 grammi di pinoli
uno spicchio e mezzo di aglio
4 cucchiai di olio e.v.o.
500 grammi di gamberoni
60 ml di vino bianco

Innanzitutto, sgusciate i pistacchi e togliete la pellicina. Metteteli nel mixer con i pinoli, mezzo spicchio di aglio e 4 cucchiai di olio extravergine di oliva. Azionate il mixer a velocità non troppo elevata, a scatti, per poter ottenere un pesto della cremosità desiderata. Al bisogno, aggiungete un altro paio di cucchiai di olio per ottenere un pesto un po’ più liquido.
Nel frattempo, fate dorare uno spicchio di aglio con qualche cucchiaio di olio di oliva in un’ampia padella. Togliete quindi l’aglio e aggiungete i gamberoni, che avrete precedentemente lavato, sgusciato e tagliato a pezzettoni. Se vi fa piacere, evitate di sgusciare  e tagliare 4 dei gamberoni, togliendo solo la testa. Versate quindi il vino bianco e lasciatelo evaporare a fiamma elevata, quindi coprite e terminate la cottura dei gamberoni (attenzione a non cuocerli troppo, altrimenti diventeranno gommosi!).
Lessate la pasta e scolatela mentre è ancora al dente. Completate la cottura nella padella nella quale avete cotto i gamberoni. Condite quindi con il pesto di pistacchi e decorate con i gamberoni interi.

Facile, no? Buon appetito!

Un po’ di autoironia!


Ebbenesì, sono stata beccata anche io! Qualche giorno fa, sbirciando su twitter mi sono imbattuta nella mia torta in tazza da fare nel microonde… Incuriosita per tanta popolarità, sono andata subito a cercare la fonte e ho trovato un divertentissimo blog per foodblogger autoironici chiamato Orrori da mangiare, che raccoglie il peggio dei blog di cucina!

Anche se inizialmente non mi è sembrato un post lusinghiero, mi sono lasciata incuriosire dal blog e mi sono fatta delle grosse risate! Il blog invita foodblogger e non a non prendersi troppo sul serio, quando invece spesso si da troppa importanza a stupire piuttosto che a mangiare dei piatti “commestibili”!
… ed, in ogni caso, come diceva Oscar Wilde, “bene o male, l’importante è che se ne parli”! O no?!?

Sono quindi orgogliosa di potermi fregiare del bollino di Blogger autoironica!

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Se vi siete persi la mia ricetta della torta in tazza, la trovate qui.

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PS. Date un’occhiata ai vari orrori da mangiare: la mia torta non è proprio la peggiore… vero?

Voglia di… cheesecake leggera alle ciliegie!


Inutile tergiversare… la prova costume è alle porte (per chi, come me, non è ancora stato in spiaggia quest’estate) oppure è già arrivata! E voi? L’avete superata?
Io personalmente mi ritengo “rimandata”. Non a settembre, ovvio, sarebbe troppo tardi! Ma almeno fino alla prossima gita al mare… Quindi, perché buttare via i sacrifici (ma quali???) di un inverno per un attacco di golosità?

Succede che, per cause ancora da chiarire, mi ritrovo con quasi 2 kg di ciliegie e decisamente non posso mangiarle tutte! Ma che dico? Certo che posso mangiarle! Solo che poi mi verrà un bel mal di pancia!

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Queste ciliegie capitano però a fagiolo: è da un po’ che ho voglia di preparare una cheesecake senza cottura a basso contenuto di grassi. Preparerò quindi una composta per farcire il mio dolce!

…ad ogni modo, nulla è dietetico e nulla fa ingrassare: quello che conta è non ingozzarsi!

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Cheesecake leggera e senza cottura alle ciliegie

Per preparare la cheesecake alle ciliegie servono:
200 grammi di biscotti frollini
80 grammi di burro
250 grammi di ricotta fresca
400 grammi di philadelphia light
due cucchiai di latte
50 grammi di zucchero a velo
3 cucchiai di zucchero di canna
1 bustina di vanillina
2 fogli di gelatina
200 grammi di ciliegie

Frullate i biscotti con il mixer fino ad ottenere una polvere di briciole. Nel frattempo, fate sciogliere a bagnomaria il burro ed unitelo ai biscotti, sempre nel mixer. Frullate ancora per un po’, finché non si sarà creato un composto omogeneo.
Foderate uno stampo a cerniera con della carta da forno e versate il composto di briciole e burro sul fondo, cercando di premerlo il più possibile con l’aiuto di un cucchiaio. Mettete quindi in frigorifero per almeno mezz’ora.
Mettete a bagno la gelatina in acqua fredda e nel frattempo, in una terrina capiente, ammorbidite il philadelphia e incorporate lo zucchero setacciato e la vanillina.
Scaldate il latte in un pentolino senza portare a bollore e aggiungete la gelatina ben strizzata. Mescolate bene, lasciate raffreddare e quindi incorporate alla crema di philadelphia. Aggiungete quindi la ricotta e mescolate bene, finché si sarà creata una crema priva di grumi.
Versate la crema ottenuta sulla base di biscotti e riponete in frigo per altre tre ore.
Successivamente, lavate le ciliegie, tagliatele a metà ed eliminate il nocciolo. Mettetele in una padella con tre cucchiai di zucchero di canna e portate a bollore. Cuocete per una quindicina di minuti, mescolando con cura, in modo da non far bruciare la composta. Passate quindi al frullatore, assaggiate ed eventualmente aggiustate di zucchero, secondo i vostri gusti.
Aspettate che si raffreddi la composta e guarnite la cheesecake. Fate riposare in frigorifero per almeno mezz’ora, quindi servite!

Di questa cheesecake, potrete assaggiarne una fettina un po’ più grande! Buon appetito!

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Sapori invernali: riso venere con Asiago e radicchio rosso di Treviso IGP


Provate a cercare su Google “ricette riso venere”. La maggior parte dei suggerimenti proporranno riso venere con zucchine e gamberetti (fatto!) o riso venere con salmone (fatto anche questo!).
Sono entrambi due ottimi piatti, dal gusto che richiama il mare e l’estate. Tuttavia spesso si dimentica che questo tipo di riso si abbina molto bene anche a sapori più “di terra” ed autunnali o invernali.

Qualche giorno fa, volendo preparare qualcosa di diverso, ho provato ad abbinare il riso venere al radicchio di Treviso IGP. Ecco la mia ricetta!

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Riso venere con Asiago e radicchio rosso di Treviso IGP

Per preparare quattro porzioni servono:
300 grammi di riso venere
200 grammi di radicchio rosso di Treviso IGP
100 grammi di Asiago DOP
mezzo bicchiere di latte
sale q.b.
pepe q.b.
olio extravergine d’oliva q.b.

Lessate il riso in abbondante acqua salata. Leggete bene sulla confezione qual è il tempo di cottura: io ho utilizzato Riso Gallo, che cuoce in soli 18 minuti. Scolatelo e passatelo sotto acqua fredda, in modo da fermare la cottura.
Nel frattempo, lavate il radicchio e separate le foglie. Cuocetelo in una padella per una decina di minuti con un filo d’olio, dopo aver aggiustato di sale e pepe.
In un altro pentolino, fate sciogliere il formaggio Asiago a cubetti con il latte, in modo da ottenere una fonduta.
Servite il riso con la fonduta ed il radicchio. Buon appetito!

Vi piace il riso venere? Provate i classici riso venere con zucchine e gamberetti o con salmone e pomodorini. Oppure un più innovativo riso venere con gorgonzola, noci e pere!

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Torta in tazza al cioccolato: una bontà… “esplosiva”!


Questa ricetta la devo alla simpaticissima Iaia. Per chi non la conoscesse, sto parlando dell’autrice del blog Gikitchen. Tempo fa vi ho parlato del suo libro: “Le ricette di Maghetta Streghetta”. Oltre ad essere una bravissima blogger (anche se lei lo negherà sempre), le sue ricette sono spesso per me fonte di ispirazione. Quella che vi propongo oggi è la rivisitazione della sua torta al cioccolato in tazza da preparare nel microonde.

In realtà, la torta non è realmente esplosa, ma è comunque fuoriuscita leggermente dalla tazza, creando un pittoresco effetto. A mio avviso, è una ricetta perfetta da preparare con i bambini: veloce e scenografica!
Mentre la ricetta originale era prevista per una sola mug grande, io l’ho divisa in due porzioni più piccole, per non esagerare!

Ecco come l’ho preparata!

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Torta “esplosiva” in tazza al cioccolato

Per preparare due mug non molto grandi vi servono:
4 cucchiai di farina 00
4 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di cacao amaro in polvere
3 cucchiai di olio di mais
un uovo
un cucchiaino di lievito
una bustina di vanillina

In una ciotolina a parte, mescolate tutti gli ingredienti secchi: farina, cacao e lievito setacciati, zucchero e vanillina. Unite quindi l’uovo e sbattete energicamente, finché non avrete ottenuto un composto omogeneo. Aggiungete quindi l’olio e mescolate finché non si sarà perfettamente amalgamato.
Riempite le mug per meno della metà della loro capienza (fidatevi, l’impasto crescerà) e mettetele nel microonde a 850W per 2 minuti e mezzo, prolungando la cottura per un’altra trentina di secondi al massimo, qualora le “torte” risultassero ancora crude.

Non sono delle tortine simpatiche? E pure molto molto buone!

Vi piacciono le torte al cioccolato? Non avete che l’imbarazzo della scelta, con i miei tortini dal cuore fondente, la torta al cioccolato dal Sud-Tirol o i muffin al cioccolato e nocciole!

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Tortini soffici alle mele…. piccola coccola anti-pioggia!


Questo cattivo tempo proprio non ci lascia scampo… Il timido sole di ieri è stato subito sostituito da nuove nuvole cariche di pioggia!o
Mi sono accorta che inconsciamente associo al cibo determinate situazioni o stati d’animo. Vi ricordate i muffin con le mele ed il miele di cui avevo pubblicato la ricetta quasi un anno fa? Li avevo preparati in un periodo molto piovoso, come questo!

Ecco che, a distanza di tempo, mi ritrovo senza saperlo a preparare qualcosa di molto simile, in modo apparentemente casuale. Sabato scorso, infatti, avevo in programma di preparare delle frittelle per celebrare il Carnevale, ma considerando le condizioni meteo avverse non me la sentivo di dovermi condannare a friggere senza poter aprire le finestre!

Per sentirmi anche meno in colpa, avevo voglia di fare qualche dolcetto con le mele. Si sa che quando c’è la frutta ci si sente meno in colpa… se poi c’è un etto di burro non conta niente, basta che ci sia la frutta… Ah no? Dite che non è così? Ho deciso allora di preparare dei dolcetti monoporzione con le mele, in grado di soddisfare il mio bisogno di una coccola anti-pioggia senza troppi sensi di colpa!


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Tortini alle mele con miele profumati al limone

Per una quindicina di tortini piccoli vi servono:
3 uova
150 zucchero
100 grammi burro
2 cucchiai di miele
150 farina
1 cucchiaino lievito
1 mela non molto grande
succo di mezzo limone

Sbattete le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungete quindi il miele ed il burro fuso ma non troppo caldo e mescolate per bene. Spremete il succo di mezzo limone ed aggiungetelo all’impasto. Se il limone è biologico, aggiungete anche la buccia del limone grattugiata: i tortini saranno ancora più buoni. Aggiungete quindi poco alla volta la farina ed il lievito setacciati e mescolate finché il composto non risulta omogeneo. Pelate la mela e tagliatela a dadini piccoli (circa mezzo centimetro di lato) e aggiungetela all’impasto, dando un’ultima mescolata. Distribuite in 15 stampini piccoli imburrati (io imburro anche gli stampini in silicone, non si sa mai…) ed infornate nel forno pre-riscaldato a 180° per una ventina di minuti. Fate attenzione ai tempi di cottura, in quanto la dimensione degli stampini e il forno possono fare la differenza.

I tortini sono deliziosi appena sfornati: assaggiateli non appena si sono intiepiditi. Li adorerete!

Anche a te piacciono i dolci con le mele? Prova i muffin con miele e mele (non fatevi trarre in inganno: sono molto diversi da questi tortini) o la torta alle mele della mia infanzia!

 

Idee per il menu di San Valentino: non è mai troppo presto per organizzarsi!


San Valentino si avvicina e non è mai troppo presto per iniziare a pianificare il menu. In un’occasione del genere, è meglio non lasciare nulla al caso, procurarsi gli ingredienti per tempo e magari già provare le ricette in anticipo. Non vorremmo mica rischiare di fare una figuraccia davanti all’uomo o la donna dei nostri sogni, no? Il menu che vi propongo è composto da piatti semplici ma di effetto, che possono essere preparati in anticipo, in modo da riuscire a dedicare più tempo al vostro amato o alla vostra amata. Come appetizer, vi propongo le mie rotelline alle erbette, che possono essere accompagnate da un vino bianco leggero e frizzante, come ad esempio il Soave spumante.

Come prima portata, riso venere con gamberetti e zucchine, che gli antichi decantavano per le virtù afrodisiache. Anche questo piatto può essere preparato in anticipo e tenuto al caldo in un’ampia padella. Se invece disponete di più tempo, potete sbizzarrirvi e stupire il vostro amato con un abbinamento insolito, nel risotto con fragole e gamberetti.


Un secondo di pesce, anch’esso velocissimo da preparare, le cozze alla birra belga accompagnate da un bel piatto di patatine fritte.

Per finire in dolcezza, cosa c’è di più adatto a festeggiare San Valentino del cioccolato? Il vostro lui o la vostra lei si “scioglieranno”, come l’interno del tortino cuore cioccolato. Anch’esso può essere preparato in giornata e lasciato in frigorifero oppure addirittura in freezer (nel caso in cui si voglia giocare ancor più di anticipo). Per accompagnarlo, vi consiglio un buon Torcolato di Breganze.

Se avete ancora voglia di cioccolato, potete accompagnare il caffè con dei pasticcini al cacao.
Anche l’occhio però vuole la sua parte. Per decorare la tavola, potete realizzare dei romantici segnaposto, come ad esempio dei portatovaglioli in pannolenci o dei biglietti con i vostri nomi.  

Buon San Valentino!

Ricetta svuota-frigo a basso tasso di impegno: torta salata con zucchine e pancetta


E’ un bel po’ che non pubblico ricette… le grandi abbuffate delle feste mi hanno lasciato con qualche chilo in più e, di conseguenza, una gran voglia di cibi semplici, leggeri e che non richiedano tanto tempo nella preparazione.
Tra i miei piatti preferiti, quando ho poco tempo e poca voglia di mettermi ai fornelli, ci sono le torte salate con una base di pasta sfoglia (che compro al supermercato e tengo sempre pronta in frigo). Spesso, tra l’altro, possono essere anche un buon metodo per svuotare il frigorifero!

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Torta salata con zucchine e pancetta:

Per preparare una torta salata per 6 persone occorrono:
un rotolo di pasta sfoglia pronta, meglio se già rotonda
una fetta di pancetta spessa (meglio se affumicata)
un paio di zucchine medie
un uovo
50 grammi di parmigiano reggiano grattugiato
100 grammi di formaggio Asiago (o fontina)
sale q.b.
pepe q.b.
olio evo q.b.

Lavate le zucchine e tagliatele a dadini di circa un centimetro di lato. Fatele cuocere in padella con un paio di cucchiai di olio evo, dopo aver aggiustato di sale e pepe a piacere. In alternativa, per rimanere più leggeri, potete anche grigliarle. Nel frattempo, tagliate la pancetta ed il formaggio Asiago a cubetti.
Disponete la pasta sfoglia sulla tortiera e bucherellatene il fondo (in questo modo, durante la cottura, non si gonfierà eccessivamente). Versateci dentro i cubetti di pancetta e di Asiago e le zucchine.
Sbattete un uovo ed amalgamatelo bene con il parmigiano grattugiato, quindi versatelo all’interno della torta.
Infornate quindi a 180° per 25-30 minuti. Lasciatela intiepidire e servitela.
Adoro questa torta salata sia come secondo sia come antipasto!

Buon appetito!

Un esercito di omini di pan di zenzero per dare il benvenuto al 2014


A volte penso proprio di essere prevedibile… Sì, perché la maggior parte dei regali di Natale ricevuti quest’anno riguardavano cibo e cucina! Tra i regali più simpatici, ho ricevuto una confezione di preparato per biscotti di Pan di Zenzero!

A volte mi ritrovo ad essere un po’ scettica di fronte e tutto quanto è già pronto ed inscatolato, ma – diciamoci la verità – spesso queste buste già pronte son tanto comode e veloci. Le trovi al supermercato e… zac, afferri la busta e non ti devi nemmeno curare di reperire gli ingredienti e di seguire le dosi: è già tutto pronto! Le uniche cose che restano da aggiungere sono gli ingredienti freschi e un po’ di buona volontà (senza quella, si fa gran poco…)! Oltre a questo, spesso possono essere un forte incentivo a provare nuove ricette. Nel mio caso, forse non avrei mai provato a preparare degli omini di pan di zenzero!

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Eccomi qui a parlarvi quindi della mia divertente esperienza nel preparare gli omini di pan di zenzero!

Premetto che questa non è una collaborazione, che non sono stata pagata né omaggiata di alcun prodotto con la finalità di “fare pubblicità” a Molino Rossetto, ma si tratta semplicemente del racconto della mia esperienza nell’utilizzo di questo preparato!

Partiamo dall’inizio. La busta include:

  • un preparato a base di farina, zucchero e lievito
  • un piccola confezione contenente il mix di spezie (zenzero, cannella, noce moscata)
  • una bustina di confettini (tipo smarties) per la decorazione
  • un tagliabiscotti riutilizzabile da conservare (il che non è affatto male!)

Gli ingredienti freschi da aggiungere e da procurare separatamente sono:

  • 100 grammi di burro
  • 1 uovo medio
  • 30 grammi di zucchero a velo

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Per la preparazione dei biscotti, è sufficiente amalgamare il mix di farina/lievito/zucchero con il burro ammorbidito e il tuorlo, fino ad ottenere un impasto omogeneo (operazione che richiede non più di 5 minuti, come riportato sulla confezione) e lasciar quindi riposare in frigorifero per una ventina di minuti, passati i quali si stende la pasta e si può iniziare a ritagliare gli omini con il tagliabiscotti.

Qui però iniziano le prime difficoltà: nella confezione non è indicato quanto deve essere spessa la pasta prima di essere tagliata, né all’incirca quanti biscotti si otterranno con l’utilizzo del preparato di una confezione. La stendo inizialmente a circa 2,5 millimetri, per poi ritrovarmi però con una schiera di omini con la testa mozzata. Successivamente, stendendola a 4,5-5 millimetri riesco a lavorare meglio.

Inforno quindi a 180° per 12 minuti. La cucina è invasa da un forte odore di spezie. Subito mi chiedo che gusto avranno i miei omini…

Una volta sfornati, gli omini sono ancora un po’ mollicci, ma dopo un paio di minuti di riposo sopra una griglia si induriscono. Attenzione comunque: sono sempre molto friabili e, senza la dovuta cautela, maneggiandoli rischiate di romperli facilmente!

Il bello arriva nel momento di decorarli. Mescolo 30 grammi di zucchero a velo con un cucchiaino e mezzo di albume d’uovo. Ovviamente le quantità sono un po’ troppo esigue per poter utilizzare una sac à poche come le persone serie, quindi mi diletto con uno stecchino, come una bravissima principiante. Aiutandomi con la glassa, attacco i confettini sugli omini, per delineare naso e bottoni, quindi disegno con la glassa bocca, occhi e qualche altra decorazione.
Peccato che nella confezione non ci fosse scritto che, per decorarli, una persona non necessariamente abilissima ci avrebbe impiegato un’altra mezz’ora abbondante!

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A livello estetico, il risultato non è dei migliori, ma spero potrete perdonare la mia scarsa manualità: con la pratica mi auguro di migliorare! Per quanto riguarda invece il sapore, devo dire che sono pienamente soddisfatta!

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Con i miei simpatici omini di pan di zenzero, auguro a tutti voi un felice e radioso 2014, ricco di fortuna, salute e di desideri esauditi!

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Cosa regalo a Natale? Un libro di sogni!


Non è che propriamente impazzisco per i libri di ricette. Sono spesso un collage di tante belle foto colorate, che però poi si traducono in ingredienti introvabili, strumenti che solo un esperto cuoco o pasticcere possiede, procedimenti lunghi e complicati. In pratica, le ricette, già durante la fase di lettura, si preannunciano per il loro risultato disastroso! Ovviamente parlo a nome mio e delle persone imbranate ai fornelli come me, non certamente per conto di chi è nato sapendo usare il sac-à-poche e come prima parola ha pronunciato “KitchenAid”!

C’è un libro che però fa eccezione e che ho fortemente voluto nella mia libreria. E’ ormai uscito da qualche mese (per la precisione dal 24 di settembre). L’ho vanamente cercato nelle librerie della mia zona, che però hanno probabilmente privilegiato i soliti nomi noti, finché non ho ceduto ed ho infranto uno dei miei tabù più grandi: l’ho acquistato su Internet. Dovete sapere, infatti, che sono sempre stata una grande amante dei libri e per me la visita in libreria ha qualcosa di sacro: prima di sceglierlo, un libro va sfogliato, annusato, toccato. Acquistarlo su Internet non era per me concepibile. Ma per questo ho fatto un’eccezione!

Sto parlando di “Le ricette di Maghetta Streghetta”, ovvero il primo libro di Grazia-Giulia Guardo (meglio conosciuta come Iaia), che, come recita il retro di copertina è “una delle più amate e originali food blogger della rete”, anche se lei non lo ammetterebbe mai. Non avete ancora capito chi è? Spiegarlo è difficile, ma penso che il migliore dei modi per conoscerla sia proprio andare ad esplorare il suo angolo di mondo, che lei condivide quotidianamente con i suoi lettori su www.gikitchen.wordpress.com.

Ricordate Ceci n’est pas une pipe (Questa non è una pipa), il famoso quadro di Matisse? La provocazione dell’autore sta proprio nell’invitare chi guarda il quadro a spingersi oltre l’oggetto rappresentato.
Allo stesso modo, Iaia scrive nel suo blogGiKitchen La Cucina di Gi Non è un Food Blog. Sono Fumetti e Etti di Fumo”. Ad un primo impatto, infatti, il suo può essere considerato un food blog, ovvero una raccolta di ricette su web. Ad un primo impatto. Ma a chi legge i suoi post, risulta subito evidente che Gikitchen è anche e soprattutto una raccolta di sogni. Frammenti di vita conditi da una ineguagliabile dose di fantasia e di speranza. Piccole ali per volare via dalla monotonia quotidiana. Questo è Gikitchen. O almeno, è quello che rappresenta per me.

Ecco perché “Le ricette di Maghetta Streghetta”, al contrario di altri libri di ricette, mi piace così tanto. Perché le ricette che contiene sono solo il pretesto per raccontare storie, far pensare, dare spunti. Le ricette, inoltre, sono spiegate in maniera chiara e spesso sono solo il punto di partenza per tante altre creazioni (culinarie e non).

Perché regalarlo (o regalarselo) quindi a Natale? Perché non può non piacere. Vi serve un’altra motivazione? L’autrice ha deciso di devolvere il suo compenso all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Un libro bello e buono! In tutti i sensi!

Buona lettura!