Stupire con poca fatica: pasta al pesto di pistacchi e gamberoni!


Le promesse sono fatte per non essere mantenute… Non ricordo dove ho sentito questa frase, ma, almeno limitatamente a questo blog, purtroppo sento che ahimè mi rappresenta! Mi ero ripromessa di pubblicare almeno un post a settimana, ma è già passato più di un mese dall’ultima volta che mi sono fatta sentire. A mia discolpa, posso dire che i miei pochi momenti liberi spesso non coincidono con le altrettanto rare occasioni in cui posso usufruire di una connessione decente! Ma non voglio cercare scuse. Questo blog è nato anche come quaderno di appunti per le mie ricette e troppo spesso mi ritrovo a cercare di ricordare quali erano gli ingredienti per quella torta che tanto mi era piaciuta… Quindi bando alle ciance: è ora di rimettersi in carreggiata!

Le vacanze di Natale sono state per me un piacevole momento di pausa per sperimentare in cucina. Quella di cui vi parlerò è una ricetta che ho provato più volte, ma che non sempre mi ha entusiasmato perché non riuscivo a trovare l’equilibrio di sapori che cercavo. Ora che finalmente sono arrivata ad un risultato soddisfacente, appunto qui, per me e anche per chi mi segue, gli ingredienti e le giuste dosi per ottenere un piatto molto sfizioso con poca fatica. Questo infatti è il classico piatto che permette di fare un figurone con gli ospiti, senza dover a tutti i costi passare mezza giornata sui fornelli! Ecco quindi la mia pasta con pesto di pistacchi e gamberoni!

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Pasta con pesto di pistacchi e gamberoni

Per preparare 4 porzioni:
360 grammi di pasta di grano duro di Gragnano (nella mia ricetta, qui fotografata, ho usato le Casarecce Garofalo)
100 grammi di pistacchi (pesati prima di essere sgusciati)
20 grammi di pinoli
uno spicchio e mezzo di aglio
4 cucchiai di olio e.v.o.
500 grammi di gamberoni
60 ml di vino bianco

Innanzitutto, sgusciate i pistacchi e togliete la pellicina. Metteteli nel mixer con i pinoli, mezzo spicchio di aglio e 4 cucchiai di olio extravergine di oliva. Azionate il mixer a velocità non troppo elevata, a scatti, per poter ottenere un pesto della cremosità desiderata. Al bisogno, aggiungete un altro paio di cucchiai di olio per ottenere un pesto un po’ più liquido.
Nel frattempo, fate dorare uno spicchio di aglio con qualche cucchiaio di olio di oliva in un’ampia padella. Togliete quindi l’aglio e aggiungete i gamberoni, che avrete precedentemente lavato, sgusciato e tagliato a pezzettoni. Se vi fa piacere, evitate di sgusciare  e tagliare 4 dei gamberoni, togliendo solo la testa. Versate quindi il vino bianco e lasciatelo evaporare a fiamma elevata, quindi coprite e terminate la cottura dei gamberoni (attenzione a non cuocerli troppo, altrimenti diventeranno gommosi!).
Lessate la pasta e scolatela mentre è ancora al dente. Completate la cottura nella padella nella quale avete cotto i gamberoni. Condite quindi con il pesto di pistacchi e decorate con i gamberoni interi.

Facile, no? Buon appetito!

Distillerie Poli: quando la storia di una famiglia diventa una realtà imprenditoriale


Domenica 27 novembre, in occasione di Open Factory, ho avuto la piacevole opportunità di poter visitare le Distillerie Poli a Schiavon (in provincia di Vicenza).

Conoscevo da tempo la Grappa Poli, tuttavia non avevo mai avuto l’occasione di poter visitare la distilleria.


La storia della distilleria è fortemente legata alle vicende della famiglia Poli stessa, ad oggi tutt’ora coinvolta direttamente nella gestione, nella ricerca e nella produzione.

La visita si è snodata attraverso le diverse fasi produttive, dalla distillazione, all’invecchiamento, all’imbottigliamento. Le descrizioni tecniche sono state intervallate da interessanti aneddoti sulla famiglia Poli. Dai racconti è emersa la profonda passione di tutta la famiglia per il mondo della distillazione artigianale, caratterizzata dal rispetto dei tempi e delle fasi della tradizione, che assicurano l’eccellente qualità della grappa.

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Al termine del tour tra alambicchi, enormi cisterne per l’invecchiamento, tunnel e cantine colmi di botti in legno, abbiamo potuto degustare l’aperitivo della famiglia Poli: l’Airone Rosso!

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Vi ho incuriositi? Nel caso in cui vogliate visitare la distilleria, è possibile farlo sia durante la settimana, sia durante il weekend, prenotandola anticipatamente.

Distillerie Poli
Via Marconi, 46 – Schiavon (Vicenza)
tel: 0444 66 50 07
@: info@poligrappa.com
web: http://www.poligrappa.com/ita/
Facebook: Pagina Ufficiale Poli Grappa
Instagram: Poli Grappa

Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato, qualcosa di… verde! :)


Dall’ultimo post pubblicato è passato davvero molto tempo e soprattutto sono cambiate molte cose! Letteralmente, si tratta di una vita fa…
Sì, perché nel mezzo ci sono stati dei piccoli e grandi impegni ed appuntamenti che hanno assorbito gran parte del mio tempo!
Ho continuato a cucinare – per forza di cose – a cercare posticini carini dove cenare fuori – per scelta – a fotografare – per passione – ma il tempo per scrivere è invece mancato, o meglio, si è riempito di tante altre attività, come il giardinaggio, il fai da te, le faccende di casa…
Ma, scorrendo indietro le pagine di questi due ultimi anni, cosa è successo…? Il cambiamento è stato significativo ma graduale ed è iniziato prima con il progetto di una nuova casa, per poi diventare la concretizzazione in una nuova famiglia! Tutto ciò ovviamente ha implicato un susseguirsi di idee, valutazioni, dubbi e, alla fine, decisioni! Nella nostra casa, prima, e nella pianificazione del nostro giorno più bello, poi, abbiamo voluto metterci dentro tutto il percorso fatto assieme, abbiamo voluto che ci rispecchiassero.

Il filo conduttore delle nostre decisioni è stata la ricerca di ciò che ci piace, che ci rappresenta e che ci dà serenità. Tangibilmente, il nostro colore, in questo percorso, è stato il verde, che abbiamo inserito in molti dettagli della nostra casa ed è stato il colore-tema del nostro matrimonio.

Per questo motivo, la ricetta dalla quale voglio ri-partire è una ricetta verde!

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Vellutata verde alle zucchine

Per preparare 4 porzioni di vellutata vi servono:
3 zucchine
4 patate di medie dimensioni
cipolla q.b.
2 foglie di salvia
acqua q.b.
sale q.b.
pepe q.b.
olio evo q.b.

Innanzitutto, soffriggete una fettina di cipolla tagliata finemente con un cucchiaio di olio evo.
Pelate e lavate le patate e tagliatele a cubetti di circa 1-2 cm. Lavate le zucchine e tagliate anch’esse a cubetti.
Aggiungete le patate e le zucchine al soffritto di cipolla e versate dell’acqua nella pentola fino a raggiungere il livello degli ingredienti. Aggiungete un paio di foglie di salvia, salate e pepate a piacere, coprite la pentola e portate ad ebollizione.
Lasciate bollire per una ventina di minuti o almeno finché gli ingredienti inizieranno ad avere una consistenza più morbida. Togliete la pentola dal fuoco, eliminate le foglie di salvia e frullate il tutto con un frullatore ad immersione. Nel caso in cui la vellutata fosse troppo densa, aggiungete dell’acqua, un po’ alla volta.
Servite con un filo d’olio d’oliva.

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Felice 2016!


Il 2015 è stato per me un anno ricco di cambiamenti, che mi hanno lasciato poco tempo per dedicarmi alla cucina e al mio blog… ma presto tornerò con nuove ricette e soprattutto tanta voglia di mettermi in gioco!

Buon 2016 a tutti voi che continuate a leggermi! Un grande abbraccio! A presto! 🙂

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I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2015 per questo blog.

Ecco un estratto:

La sala concerti del teatro dell’opera di Sydney contiene 2.700 spettatori. Questo blog è stato visitato circa 21.000 volte in 2015. Se fosse un concerto al teatro dell’opera di Sydney, servirebbero circa 8 spettacoli con tutto esaurito per permettere a così tante persone di vederlo.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

Calza last minute…


Questo articolo è stato scritto un anno fa, ma a suo tempo non potevo pubblicarlo, per non rovinare la sorpresa ad uno dei miei più fedeli lettori… L’ho quindi parcheggiato tra le bozze, ripromettendomi di pubblicarlo a tempo debito, ma ovviamente poi me ne sono dimenticata. Vogliate quindi perdonarmi per lo scarso preavviso con cui vi condivido questa idea per la calza della Befana, tuttavia vi posso assicurare che si tratta di un’idea velocissima e molto molto facile… Se ci sono riuscita io, ci possono riuscire tutti!

Che cosa vi serve per prepararlo?
feltro
una forbice
ago e filo (o macchina da cucire)
un nastro lungo 50 cm
carta velina

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Realizzate un disegno (semplice) su della carta velina ed utilizzatela come sagoma per andare poi a ritagliare il feltro seguendo il disegno. Ricordate che, per fare le cuciture, occorre ritagliare le sagome di qualche centimetro più larghe rispetto al disegno. Io ho optato per un paesaggio innevato.

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Con l’aiuto della macchina da cucire, ho unito i due pezzi del “fronte”: la montagna innevata e lo sfondo rosso.IMG_6354

Successivamente, ho applicato le decorazioni: gli abeti e i fiocchi di neve, con punti a mano, volutamente con un filo a contrasto rispetto alla stoffa.

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Ho quindi assemblato il fronte ed il retro, sempre con la macchina da cucire.IMG_6712

Per chiudere la calza, sempre con la macchina da cucire, ho ripiegato il bordo superiore su se stesso, dove poi andare ad infilare un nastro verde in raso.

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Ora la calza è pronta per essere riempita con tanti dolci o… del carbone!

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Buona Epifania a tutti!

Tiriamo un po’ le somme…


Da buona statistica non posso che condividere il rapporto annuale sul mio blog… scusandomi con i miei lettori per la scarsa presenza degli ultimi tempi, ma promettendo a breve (spero!) tanti nuovi contenuti!
Felice 2015 a tutti voi!

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2014 per questo blog.

Ecco un estratto:

La sala concerti del teatro dell’opera di Sydney contiene 2.700 spettatori. Questo blog è stato visitato circa 19.000 volte in 2014. Se fosse un concerto al teatro dell’opera di Sydney, servirebbero circa 7 spettacoli con tutto esaurito per permettere a così tante persone di vederlo.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

Bentrovati… In Villa Veritas!


Mi scuso con i miei lettori per la prolungata assenza. I miei ritmi sono diventati sempre più frenetici negli ultimi mesi a causa del nascere di una serie di nuovi progetti, di cui vi parlerò!

Non potevo però fare a meno di scrivere un post in rincorsa per invitarvi tutti a In Villa Veritas, una serie di degustazioni organizzate tra oggi e domani in Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, dall’enoteca La Mia Cantina.

Vi lascio con l’indirizzo web dove trovare tutti i dettagli della manifestazione e con le foto dell’ultima edizione, quella del 2012.

Buona degustazione!

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Un po’ di autoironia!


Ebbenesì, sono stata beccata anche io! Qualche giorno fa, sbirciando su twitter mi sono imbattuta nella mia torta in tazza da fare nel microonde… Incuriosita per tanta popolarità, sono andata subito a cercare la fonte e ho trovato un divertentissimo blog per foodblogger autoironici chiamato Orrori da mangiare, che raccoglie il peggio dei blog di cucina!

Anche se inizialmente non mi è sembrato un post lusinghiero, mi sono lasciata incuriosire dal blog e mi sono fatta delle grosse risate! Il blog invita foodblogger e non a non prendersi troppo sul serio, quando invece spesso si da troppa importanza a stupire piuttosto che a mangiare dei piatti “commestibili”!
… ed, in ogni caso, come diceva Oscar Wilde, “bene o male, l’importante è che se ne parli”! O no?!?

Sono quindi orgogliosa di potermi fregiare del bollino di Blogger autoironica!

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Se vi siete persi la mia ricetta della torta in tazza, la trovate qui.

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PS. Date un’occhiata ai vari orrori da mangiare: la mia torta non è proprio la peggiore… vero?

Voglia di… cheesecake leggera alle ciliegie!


Inutile tergiversare… la prova costume è alle porte (per chi, come me, non è ancora stato in spiaggia quest’estate) oppure è già arrivata! E voi? L’avete superata?
Io personalmente mi ritengo “rimandata”. Non a settembre, ovvio, sarebbe troppo tardi! Ma almeno fino alla prossima gita al mare… Quindi, perché buttare via i sacrifici (ma quali???) di un inverno per un attacco di golosità?

Succede che, per cause ancora da chiarire, mi ritrovo con quasi 2 kg di ciliegie e decisamente non posso mangiarle tutte! Ma che dico? Certo che posso mangiarle! Solo che poi mi verrà un bel mal di pancia!

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Queste ciliegie capitano però a fagiolo: è da un po’ che ho voglia di preparare una cheesecake senza cottura a basso contenuto di grassi. Preparerò quindi una composta per farcire il mio dolce!

…ad ogni modo, nulla è dietetico e nulla fa ingrassare: quello che conta è non ingozzarsi!

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Cheesecake leggera e senza cottura alle ciliegie

Per preparare la cheesecake alle ciliegie servono:
200 grammi di biscotti frollini
80 grammi di burro
250 grammi di ricotta fresca
400 grammi di philadelphia light
due cucchiai di latte
50 grammi di zucchero a velo
3 cucchiai di zucchero di canna
1 bustina di vanillina
2 fogli di gelatina
200 grammi di ciliegie

Frullate i biscotti con il mixer fino ad ottenere una polvere di briciole. Nel frattempo, fate sciogliere a bagnomaria il burro ed unitelo ai biscotti, sempre nel mixer. Frullate ancora per un po’, finché non si sarà creato un composto omogeneo.
Foderate uno stampo a cerniera con della carta da forno e versate il composto di briciole e burro sul fondo, cercando di premerlo il più possibile con l’aiuto di un cucchiaio. Mettete quindi in frigorifero per almeno mezz’ora.
Mettete a bagno la gelatina in acqua fredda e nel frattempo, in una terrina capiente, ammorbidite il philadelphia e incorporate lo zucchero setacciato e la vanillina.
Scaldate il latte in un pentolino senza portare a bollore e aggiungete la gelatina ben strizzata. Mescolate bene, lasciate raffreddare e quindi incorporate alla crema di philadelphia. Aggiungete quindi la ricotta e mescolate bene, finché si sarà creata una crema priva di grumi.
Versate la crema ottenuta sulla base di biscotti e riponete in frigo per altre tre ore.
Successivamente, lavate le ciliegie, tagliatele a metà ed eliminate il nocciolo. Mettetele in una padella con tre cucchiai di zucchero di canna e portate a bollore. Cuocete per una quindicina di minuti, mescolando con cura, in modo da non far bruciare la composta. Passate quindi al frullatore, assaggiate ed eventualmente aggiustate di zucchero, secondo i vostri gusti.
Aspettate che si raffreddi la composta e guarnite la cheesecake. Fate riposare in frigorifero per almeno mezz’ora, quindi servite!

Di questa cheesecake, potrete assaggiarne una fettina un po’ più grande! Buon appetito!

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Europiadi all’insegna del gusto!


Durante il prossimo weekend, i comuni di Marostica e Breganze (nella provincia di Vicenza) saranno protagonisti di un importante evento podistico a livello Europeo: le Europiadi, che si svolgeranno da giovedì 19 a domenica 22 giugno.

L’evento però non ha solo un risvolto sportivo, ma è anche un’occasione per scoprire e conoscere le colline della Pedemontana Veneta, dove nascono tante delizie di questo territorio, come ad esempio la ciliegia di Marostica Igp e il Vespaiolo di Breganze Doc.

Collegatevi al sito www.europiade2014.org per consultare il programma della manifestazione! Buon divertimento!

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